I Venerdì della Storia è il progetto di scrittura e narrazione multimediale che i Figli d’arte
Medas affrontano per sintetizzare e intrecciare assieme le varie sue anime. La realizzazione di oltre trenta narrazioni, la maggior parte delle quali scritte appositamente per la manifestazione, un lavoro di studio incessante, la collaborazione con differenti partner come la Camera del Commercio di Cagliari, la Mem, l’Umanitaria, l’Istituto Salesiano, Radio X, la creazione di altrettanti podcast, mettono questo progetto nella classifica fra i più temerari mai costruiti nei suoi ultimi anni di attività.
I Venerdì della Storia sono un progetto che si fa condurre dal desiderio di storia che in questi ultimi anni sembra influenzare il gusto del pubblico che desidera rimettere in discussione una serie di informazioni arrivate dal passato chiedendo una narrazione più libera dalle ideologie e meno appesantita dalle esigenze di una informazione edulcorata dal dovere del linguaggio nazional popolare imposto dalla stampa e dalle emittenti generaliste da sempre attente, ed oggi sempre di più, al “pensiero medio”. Il desiderio di storia nasce dalla necessità di rimettere a posto il magazzino delle cianfrusaglie della memoria. Ed ecco che narratori di ogni tipo e di ogni luogo sempre di più si propongono su ogni piattaforma creando un nuovo filone, quella della storia narrata. I Figli d’arte Medas, che da almeno trent’anni navigano su questo mare, felici di questa nuova possibilità non possono fare altro che assecondare questa corrente e rilanciare, tentando nuovi linguaggi e pulendo ancora di più i contenuti per proporre nuove letture di fatti particolarmente interessanti. Si tratta di una forma ibrida di narrazione che potremmo definire multimediale poiché sfrutta tutte le differenti potenzialità digitali che la comunicazione propone.
Direzione artistica Gianluca Medas
Direzione Musicale Mauro Sollai
Il 28 aprile va in scena Il Caso Manuella.
Tutto comincia con la sparizione di Gianfranco Manuella la mattina del 22 aprile 1981.
L’avvocato, dopo aver salutato la moglie, esce di casa dandole l’appuntamento per l’ora di
pranzo. Manuella non sa che come chiude la porta e si dirige verso la sua auto sparirà per
sempre. Due giorni dopo, in via Abruzzi, viene ritrovata la sua auto. E’ aperta e al suo interno ci sono gli effetti personali. Ma di lui nessun segno, nessuna lettera o dichiarazione, neppure un corpo da piangere. Nulla di Nulla. Subito vengono scartate le ipotesi dell’allontanamento volontario e del sequestro di persona a scopo di estorsione. L’avvocato non vive in condizioni economiche tali da indurre qualcuno a chiedere un riscatto per la sua liberazione. Nel corso dell'indagine, però, succedono alcune cose strane, l'attenzione degli inquirenti si è spostata verso altre storie ed altri personaggi; di Manuella non si è occupato più nessuno. L'attenzione dell'opinione pubblica si è concentrata ora sulle figure di noti avvocati di Cagliari, i quali vengono implicati clamorosamente da oblique testimonianze di noti delinquenti cagliaritani. Con il senno di poi sembra chiara la volontà di allontanare la nostra attenzione da altre possibili verità. Dopo tanti anni il caso Manuella sembra non aver aperto i suoi scrigni segreti. Per comprendere che qualcosa non è andata per il verso giusto nelle indagini e nei processi è sufficiente mettere sulla bilancia le carriere delle persone coinvolte, chi ci ha guadagnato e chi no, chi ha vinto per davvero e chi è stato accusato, chi assolto? E dopo aver risposto a queste domande chiedersi chi non voleva che si guardasse là dove non si doveva guardare?