La Chiesa, le reliquie e le tre Statue
Le chiese
La Chiesa di Sant'Efisio a Stampace
La chiesa di Sant'Efisio sorge nel cuore di Stampace in un'area già occupata da una piccola chiesa di impianto alto-medioevale, eretta su un ipogeo detto "Carcere di Sant'Efisio", ritenuto la sua prigione.
Conserva al suo interno una lapide di ringraziamento al Santo per la protezione accordata alla città durante il bombardamento francese del 1793.
Da questa chiesa la statua del Santo viene portata ogni 1° Maggio in solenne processione a ricordo del Voto espresso dai cagliaritani in occasione della grande peste.
La facciata, delimitata da lesene, è ripartita in tre ordine da cornici mistilinee. Alla sommità del timpano è presente il tipico motivo della lucerna del carabiniere.
Il portale, affiancato da ampie finestre cieche, è sormontato da un timpano curvo spezzato.
L'interno è riccamente adornato di altari policromi, dipinti e sculture.
La chiesa di Sant'Efisio gode del privilegio dell'indulgenza Plenaria per tutti i fedeli che nel giorno del 15 gennaio, festa del Martirologio, vi si recano a rendere omaggio.
La Cripta di Sant'Efisio
Secondo la tradizione popolare, la Cripta di Sant'Efisio è il luogo dove il martire venne incarcerato e torturato prima di essere condannato a morte. Si tratta di una cavità di 9 metri sotto il livello stradale, cui si accede attraverso una ripida gradinata dalla chiesa soprastante. All'interno si trova una colonna di marmo identificata come "la colonna del martirio di Efisio", su cui è ancora presente l'anello metallico al quale era agganciata la catena che lo avrebbe imprigionato.
La Chiesetta di Sant'Efisio a Nora
La chiesetta di Sant'Efisio di Nora è un edificio a tre navate, costruito in stile romanico primitivo di derivazione franco-catalana. La sua consacrazione ufficiale risale al 1102. Nel 1656 fu restaurata grazie a Don Alfonso Gualbus Marchese di Palmas, come Voto per essere scampato all'epidemia di peste dopo aver invocato la protezione del Santo.
Le reliquie
Nel 2011 le reliquie di ant'Efisio sono tornate in Sardegna dopo 900 anni. Parte dei preziosi resti del Santo guerriero, protettore di Cagliari e della Sardegna, sono stati donati dall'Arcidiocesi di Pisa, che li custodiva dal 1119, al 151° Reggimento fanteria della Brigata Sassari, di stanza nella caserma Monfenera di viale Poetto.
Il prezioso reliquiario in argento è stato realizzato per mano dell'orafo cagliaritano Francesco Busonera.
La statua in argento, alta 52 centimetri, con all'interno le reliquie del Martire guerriero, viene portata in processione dal 151° Reggimento Fanteria e precede il cocchio del Santo per tutto il tragitto dalla chiesa di Stampace a quella di Giorgino.
Le tre statue
Nella Chiesa di Stampace sono custodite tre statue del Santo.
La più antica nel tempo (XVI secolo) è chiamata "Sant'Efis sballiau" ossia "Sant'Efisio sbagliato" perché presenta la croce impressa nella mano sinistra anziché nella destra.
La seconda (XVII secolo) posta nella Cappella di Sant'Efisio, è quella che ogni anno viene portata in processione da Cagliari a Nora, lungo il percorso del martirio.
La terza statua, attribuita a Giuseppe Antonio Lonis, è custodita nella nicchia presente in "Sa Cocera", la stanza in cui è conservato il cocchio dorato tutto l'anno.
Questo simulacro il Giovedì Santo, vestito a lutto, fa il "Giro delle 7 Chiese" e il Lunedì dell'Angelo portato in processione alla Cattedrale. Questa statua, durante l'assenza del Simulacro in viaggio verso Nora, viene esposta al centro della chiesa.