Il Culto
Il culto di Sant'Efisio in Sardegna è attestato a partire dall'XI secolo, con l'edificazione della chiesa a lui dedicata a Nora e successivamente con quella dell'omonima chiesa a Cagliari del XIII secolo.
La continuità del culto del Santo ha testimonianze ininterrotte in ogni secolo.
La tradizione fa risalire l'origine della Festa al Voto pronunciato nel 1652, affinché il Santo, Sardae Patronus insulae, intercedesse in favore della Città e la liberasse dal terribile morbo della peste.
Il rito nel corso dei secoli ha subito alcune modifiche anche se la struttura è rimasta inalterata. Il cerimoniale prevede, tra il 1° e il 4 di maggio, il pellegrinaggio della statua di Sant'Efisio da Cagliari a Nora e quindi il suo rientro in Città.
Oltre la processione del 1° maggio, Cagliari dedica al Santo Guerriero altre tre diverse ricorrenze: il 15 gennaio si commemora il giorno del martirio, il giovedì santo il cosiddetto “giro delle sette chiese” di Sant'Efisio vestito a lutto, organizzato dai confratelli dell'Arciconfraternita del Gonfalone e, infine, il lunedì dell'Angelo la statua del Santo è portata in processione in Cattedrale per onorare un Voto fatto dalla Città di Cagliari nel 1793 contro l’attacco dal mare dei francesi.