I gruppi di Cagliari: Villaggio Pescatori Giorgino
Giorgino è una realtà storica e geografica molto particolare: il quartiere venne fondato nel 1939 sotto il regime fascista per creare delle abitazioni per i pescatori della zona. Vicini eppure così lontani dalla città, i suoi abitanti continuano a mantenere vivi le tradizioni e i costumi del borgo.
In questo senso, Sant’Efisio ricopre un ruolo predominante per la comunità di Giorgino: i pescatori sono gli unici che accompagnano il Santo fino alla chiesetta che si trova nel borgo, dove viene spogliato degli orpelli cittadini per indossare l’abito di campagna.
Gli abiti indossati dagli abitanti di Giorgino sono molto semplici nella loro fattura, quasi privi di gioielli e simboleggiano nei colori il forte legame tra chi vive nel borgo e il mare.
L’abito maschile
L'abito tradizionale maschile è formato da un pantalone, una camicia bianca in cotone e un gonnellino nero. Il capogruppo porta una fascia rossa legata in vita. Particolarità degli uomini è quella di non indossare scarpe, infatti, durante il lavoro di “piscatori de istani” le calzature non venivano utilizzate.
L’abito femminile
Le donne indossano una camicia simile a quella maschile su cui pongono “su gipponi”, il giubbino aderente nero. Utilizzano una gonna plissettata dell’ampiezza di 4-5 metri in modo che possa essere indossata anche dalle donne incinte; su questa si pone ‘su deventali’ gonna damascata dai colori blu e verde che riluce come il mare sotto il sole. Sul capo ponevano un fazzoletto nero legato come un turbante su cui ponevano un delicato fazzoletto bianco in seta ed infine un foulard di vario colore in base al gusto e alle possibilità della proprietaria. Le donne di Giorgino non portano molti gioielli: solo il bottone della camicia in oro e qualche ornamento prezioso in filigrana di argento. L’abito tradizionale prevede che la camicia venga arrotolata sul petto in modo da creare un importante “scollo a v” che metta in evidenza le prosperose grazie delle donne dei pescatori.
Fonte Ufficio Stampa Comune di Cagliari. Si ringrazia per la collaborazione la Sig.ra Irene Mura e la cooperativa “Non solo mare”.